Nell’ambiente didattico possono essere utilizzate varie metodologie pedagogiche che comprendono modelli, strategie e tecniche di insegnamento che hanno come fine ultimo la facilitazione del processo di apprendimento. Tra le numerose strategie didattiche bisogna, però, saper riconoscere quelle che sono più adeguate al contesto formativo ed educativo in cui si opera.
Quali sono i metodi pedagogici più importanti? E come decidere se utilizzare l’uno o l’altro?
I metodi più conosciuti e comunemente usati sono il metodo Montessori, il metodo Waldorf-Steiner e il metodo Happy Child.
Il metodo Montessori e il metodo Waldorf sono due modelli educativi di stampo psicologico e rappresentano due valide alternative all’insegnamento tradizionale, il quale impone metodi educativi troppo rigidi. Il modello elaborato tra il XIX e il XX secolo da Maria Montessori, parte dall’assunto per cui ogni bambino deve essere libero di esprimere le proprie capacità senza che sia l’adulto a guidare la quotidianità del bambino: in base a ciò si deduce che ogni bambino impari ed apprenda in maniera diversa e in momenti di vita differenti in base alle proprie possibilità e capacità. Il metodo Waldorf, invece, è incentrato in particolare sull’espressività artistica dei bambini attraverso esperienze sensoriali (lavori manuali, pittura con i pennelli, attività pratiche).
Il metodo Montessori è sicuramente adatto a tutti i bambini poiché il piccolo segue la propria naturale tendenza alla scoperta senza oppressione da parte dei genitori o degli educatori ed è così libero di poter esprimere se stesso in tutte le sue forme.
Anche il metodo Waldorf è generalmente adatto a tutti ma quest’ultimo, più del primo, viene adattato progressivamente a ogni situazione in base al temperamento dei bambini presenti; vengono distinti quattro tipi di temperamento infantile: il temperamento malinconico in cui prevale l’importanza dell’io con una fragilità fisica e carenza di appetito; il temperamento collerico proprio dei bambini iperattivi che sfidano il pericolo per ottenere ciò che vogliono; il temperamento sanguinico dei bambini molto nervosi, che compiono più azioni contemporaneamente; il temperamento flemmatico, proprio dei bambini tranquilli a cui piace bere e mangiare e che iniziano a camminare tardi.
Il metodo Happy Child è caratterizzato dalla tempestività dell’apprendimento dato che punta sui primi anni di vita che sono ritenuti quelli più importanti, nei quali il bambino assimila ogni insegnamento ed attività compiuta. Vengono sviluppate la gratitudine e la lode del comportamento positivo per incoraggiare i piccoli verso i progressi quotidiani ed aumentare il proprio senso di autostima anche in casi di ‘insuccesso’.
Tale metodo è generalmente adatto ad ogni bambino ma sicuramente porta risultati più soddisfacenti in quei piccoli che sono tendenzialmente insicuri e poco ottimisti verso le proprie capacità.
Il workshop “I metodi pedagogici: come distinguerli e utilizzarli nei vari contesti educativi” organizzato per venerdì 27 e sabato 28 Ottobre a cura della Dott.ssa Rita Laneve, Educatrice e Pedagogista, è destinato ad educatori e operatori all’infanzia ed è diviso in due parti: durante la prima giornata la Dottoressa parlerà in generale dei metodi pedagogici e, in particolare, del metodo Montessori; la seconda giornata invece è incentrata sul metodo Rousseau, il metodo Happy Child e sulle tecniche di Freinet.
Per le iscrizioni, è possibile contattare la segreteria di Psyche at Work all’indirizzo info@psycheatwork.com oppure chiamare il numero verde 800.301657.