Il coaching per la leadership è uno strumento essenziale per sviluppare le competenze manageriali e migliorare le prestazioni professionali. Uno dei modelli più utilizzati in questo ambito è il modello GROW, sviluppato da John Whitmore. Questo metodo aiuta i leader a definire obiettivi chiari e a trasformarli in azioni concrete, attraverso quattro fasi chiave: Goal (Obiettivo), Reality (Realtà), Options (Opzioni) e Will (Volontà).
1. Goal (Obiettivo)
Definire un obiettivo chiaro e motivante è il primo passo. L’obiettivo deve essere specifico, misurabile, realistico e legato a un periodo di tempo ben definito. Ad esempio, un leader potrebbe stabilire: “Voglio migliorare la mia capacità di delega entro tre mesi.”
2. Reality (Realtà)
In questa fase, si analizza la situazione attuale per comprendere meglio il punto di partenza. È fondamentale identificare ostacoli, risorse disponibili e sfide presenti. Una domanda chiave da porsi è: “Qual è la mia situazione attuale rispetto all’obiettivo?”
3. Options (Opzioni)
Si esplorano diverse strategie per raggiungere l’obiettivo. È utile valutare i vantaggi e gli svantaggi di ogni opzione, al fine di scegliere l’approccio più efficace. Domande chiave includono: “Quali azioni posso intraprendere?” e “Quali alternative ho a disposizione?”
4. Will (Volontà)
L’ultima fase consiste nel definire un piano d’azione concreto e determinare il livello di impegno necessario. Il leader decide le azioni da intraprendere e stabilisce una tempistica chiara. Domanda chiave: “Cosa farò concretamente e quando?”
Conclusione
Il modello GROW è uno strumento potente per il coaching e la leadership, in quanto permette di trasformare le intenzioni in risultati concreti. Attraverso un processo strutturato e mirato, i leader possono migliorare le loro capacità decisionali, di delega e di gestione del team, favorendo una crescita professionale continua.

